NIENTE ASILO POLITICO
Diplomazia, diritti umani e desaparecidos 

di Enrico Calamai

Niente asilo politico è l’autobiografia di Enrico Calami, un diplomatico italiano dell’ambasciata di Buenos Aires che, durante la dittatura, è riuscito a mettere in salvo e a far espatriare centinaia di italo argentini oppositori politici del regime.

Nei suoi primi anni a Buenos Aires il giovane Calamai fa fatica ad adattarsi ai suoi nuovi panni da viceconsole, quel corridoio tappezzato di moquette rossa, quelle grandi finestre che padroneggiano nell’ufficio e tutte quelle formalità che il suo nuovo ruolo gli impone, gli sembrano soffocanti. Ma sarà l’anno successivo, in cui dovrà confrontarsi con una realtà ben più dura di quella dei sussidi e delle pensioni, a metterlo alla prova.
In missione a Santiago dovrà fare i conti con le conseguenze del golpe e si troverà nel mezzo di due fuochi: da una parte un governo che non concede più permessi d’asilo e dall’altra centinaia di cittadini cileni che farebbero di tutto pur di fuggire in un qualsiasi altro paese. L’apice della sua angosciante permanenza in Cile è segnato dal ritrovamento del cadavere di Lumi Videla che indica l’inizio di una storia fatta di rapimenti, torture e paura. A questo punto Calamai decide, con il massimo della discrezione che il suo ruolo gli impone, di mettere a punto una strategia per aiutare i rifugiati cileni a scappare in Italia.

Pochi anni dopo dal suo ritorno in Argentina, nell’aria si avverte l’avvicinarsi di un altro golpe. Questa volta però il governo argentino non permetterà all’ambasciata di far entrare nessun cittadino italoargentino in cerca di rifugio. Da li a poco le famose auto senza targa incominceranno a far scomparire uno ad uno i disperati in fuga per la città e tornerà quell’angoscia che il giovane Calamai aveva conosciuto a Santiago. La tentazione di non far niente e potersi godere la tranquillità che la sua posizione gli assicura gli dà le vertigini, e come scriverà nel suo racconto “C’è un solo modo per non essere colpevole: fare qualcosa”.

Una storia intensa, raccontata in prima persona da un protagonista che, nel coraggio delle sue scelte diplomatiche, non riesce a non essere tale. Un racconto ricco di dettagli che fanno sentire vive le emozioni e i pensieri di un narratore determinato a non lasciare indietro nulla, a non dimenticare ciò che è stata l’Argentina degli anni ’70.

NIENTE ASILO POLITICO Diplomazia, diritti umani e desaparecidos di Enrico Calamai