Le testimonianze dei volontari e dei viaggiatori di

Jardin de los Niños

"Tutti dentro di noi possediamo l’amore: ricordiamoci di annaffiare questa splendida pianta, affinché possa crescere, svilupparsi e guidarci nel nostro cammino giornaliero…"

Emilio Marchi
Dicono di noi 1

“Mi sono innamorata della mission di questa associazione: dell’idea di “aiutare ad aiutarsi” al rendere responsabili e coscienti le persone con le quali collaboriamo, del proprio potenziale per accompagnarli ad essere protagonisti del proprio progetto di crescita.”

“Mi sono innamorata della mission di questa associazione: dell’idea di “aiutare ad aiutarsi” al rendere responsabili e coscienti le persone con le quali collaboriamo, del proprio potenziale per accompagnarli ad essere protagonisti del proprio progetto di crescita.”

“Le opportunità che ho visto offrire attraverso gli interventi portati avanti sono tutte colte da occhi, cuori, mani che hanno voglia di vedere, sentire, agire in modo nuovo."

Eva, Rwanda
Dicono di noi 2

“Rientrato da Posadas, il sentimento più presente è la gratitudine. Verso gli operatori in loco, stanno facendo di un sogno una realtà. Verso gli abitanti del barrio, che hanno saputo darmi più di una lezione di vita.”

“Rientrato da Posadas, il sentimento più presente è la gratitudine. Verso gli operatori in loco, stanno facendo di un sogno una realtà. Verso gli abitanti del barrio, che hanno saputo darmi più di una lezione di vita.”

“Rientrato da Posadas, il sentimento più presente è la gratitudine. Verso gli operatori in loco, stanno facendo di un sogno una realtà. Verso gli abitanti del barrio, che hanno saputo darmi più di una lezione di vita.”

Andrea D.Z.
Dicono di noi 1

“Mi sono innamorata della mission di questa associazione: dell’idea di “aiutare ad aiutarsi” al rendere responsabili e coscienti le persone con le quali collaboriamo, del proprio potenziale per accompagnarli ad essere protagonisti del proprio progetto di crescita.”

“Mi sono innamorata della mission di questa associazione: dell’idea di “aiutare ad aiutarsi” al rendere responsabili e coscienti le persone con le quali collaboriamo, del proprio potenziale per accompagnarli ad essere protagonisti del proprio progetto di crescita.”

“Mi sono innamorata della mission di questa associazione: dell’idea di “aiutare ad aiutarsi” al rendere responsabili e coscienti le persone con le quali collaboriamo, del proprio potenziale per accompagnarli ad essere protagonisti del proprio progetto di crescita.”

Elisabetta M.
Dicono di noi 3

“Dopo aver toccato con mano i progetti in corso in Argentina, sono orgoglioso di sapere che tutto è iniziato 30 anni fa dalla piccola comunità in cui vivo.”

“Dopo aver toccato con mano i progetti in corso in Argentina, sono orgoglioso di sapere che tutto è iniziato 30 anni fa dalla piccola comunità in cui vivo.”

“Dopo aver toccato con mano i progetti in corso in Argentina, sono orgoglioso di sapere che tutto è iniziato 30 anni fa dalla piccola comunità in cui vivo.”

Giuseppe M.
Dicono di noi 4

“State pur certi che ciò che donate arriva effettivamente a chi ne ha immensamente bisogno.”

“State pur certi che ciò che donate arriva effettivamente a chi ne ha immensamente bisogno.”

“State pur certi che ciò che donate arriva effettivamente a chi ne ha immensamente bisogno.”

Don Danilo, al rientro da un viaggio di conoscenza in Rwanda
Dicono di noi 5

“L’Hogar San Francisco lascia un’impronta nelle giovani mamme e bambini che accoglie: cerchiamo di dare luce dove c’è l’oscurità, amore dove c’è rancore, felicità dove c’è tristezza!”

“L’Hogar San Francisco lascia un’impronta nelle giovani mamme e bambini che accoglie: cerchiamo di dare luce dove c’è l’oscurità, amore dove c’è rancore, felicità dove c’è tristezza!”

“L’Hogar San Francisco lascia un’impronta nelle giovani mamme e bambini che accoglie: cerchiamo di dare luce dove c’è l’oscurità, amore dove c’è rancore, felicità dove c’è tristezza!”

Miriam Carolina E. M., psicologa e direttrice dell’Hogar S. Francisco – Posadas
Dicono di noi 6

“In Rwanda, con Jardin de los Niños, abbiamo imparato che senza condivisione e re-distribuzione di dignità e benessere non c’è futuro per nessuno.”

“In Rwanda, con Jardin de los Niños, abbiamo imparato che senza condivisione e re-distribuzione di dignità e benessere non c’è futuro per nessuno.”

“In Rwanda, con Jardin de los Niños, abbiamo imparato che senza condivisione e re-distribuzione di dignità e benessere non c’è futuro per nessuno.”

Franco Z.
Dicono di noi 7

“Se penso a questo viaggio, il tema principale è quello dei bambini: la loro allegria, i loro occhi increduli, le piccole mani a chiedere una vita diversa… Le donne: quasi sempre madri dell’impossibile… che allattano all’ombra di un albero mentre attraversano lunghe giornate di zappa sul campo… lontane più di mille passi dal loro rifugio d’argilla, ultimo baluardo di ristoro…”

“Se penso a questo viaggio, il tema principale è quello dei bambini: la loro allegria, i loro occhi increduli, le piccole mani a chiedere una vita diversa… Le donne: quasi sempre madri dell’impossibile… che allattano all’ombra di un albero mentre attraversano lunghe giornate di zappa sul campo… lontane più di mille passi dal loro rifugio d’argilla, ultimo baluardo di ristoro…”

“Se penso a questo viaggio, il tema principale è quello dei bambini: la loro allegria, i loro occhi increduli, le piccole mani a chiedere una vita diversa… Le donne: quasi sempre madri dell’impossibile… che allattano all’ombra di un albero mentre attraversano lunghe giornate di zappa sul campo… lontane più di mille passi dal loro rifugio d’argilla, ultimo baluardo di ristoro…”

Francesco, Rwanda
Dicono di noi 8

“…Mentre passavo da un agglomerato di case all’altro mi chiedevo se la povertà che vedevo fosse frutto della mia limitata visione occidentale della vita o se invece anche le persone se la sentissero addosso. La risposta è arrivata quando abbiamo incontrato alcune persone accolte all’hospice per i malati di AIDS: donne e uomini, grazie alle cure e ai successivi corsi di formazione, hanno potuto imparare un mestiere che ha dato loro la possibilità di uscire dalla solitudine, disperazione e miseria in cui si trovavano…”

“…Mentre passavo da un agglomerato di case all’altro mi chiedevo se la povertà che vedevo fosse frutto della mia limitata visione occidentale della vita o se invece anche le persone se la sentissero addosso. La risposta è arrivata quando abbiamo incontrato alcune persone accolte all’hospice per i malati di AIDS: donne e uomini, grazie alle cure e ai successivi corsi di formazione, hanno potuto imparare un mestiere che ha dato loro la possibilità di uscire dalla solitudine, disperazione e miseria in cui si trovavano…”

“…Mentre passavo da un agglomerato di case all’altro mi chiedevo se la povertà che vedevo fosse frutto della mia limitata visione occidentale della vita o se invece anche le persone se la sentissero addosso. La risposta è arrivata quando abbiamo incontrato alcune persone accolte all’hospice per i malati di AIDS: donne e uomini, grazie alle cure e ai successivi corsi di formazione, hanno potuto imparare un mestiere che ha dato loro la possibilità di uscire dalla solitudine, disperazione e miseria in cui si trovavano…”

Laura, Rwanda
Dicono di noi 9

“…ci ha permesso di scoprire che in un mondo fatto di stenti e privazioni esiste un punto di riferimento per un sollievo sociale e culturale. Ciò che ci rimane impresso di questa esperienza è l’immagine, negli occhi e nella mente, di una terra generosa, cordiale e accogliente, che oscilla tra villaggi di baracche privi di servizi essenziali e madri-bambine abbandonate con i loro figli, che trovano ospitalità presso una struttura dell’associazione…”

“…ci ha permesso di scoprire che in un mondo fatto di stenti e privazioni esiste un punto di riferimento per un sollievo sociale e culturale. Ciò che ci rimane impresso di questa esperienza è l’immagine, negli occhi e nella mente, di una terra generosa, cordiale e accogliente, che oscilla tra villaggi di baracche privi di servizi essenziali e madri-bambine abbandonate con i loro figli, che trovano ospitalità presso una struttura dell’associazione…”

“…ci ha permesso di scoprire che in un mondo fatto di stenti e privazioni esiste un punto di riferimento per un sollievo sociale e culturale. Ciò che ci rimane impresso di questa esperienza è l’immagine, negli occhi e nella mente, di una terra generosa, cordiale e accogliente, che oscilla tra villaggi di baracche privi di servizi essenziali e madri-bambine abbandonate con i loro figli, che trovano ospitalità presso una struttura dell’associazione…”

Rosa, Posadas
Dicono di noi 10

“…L’organizzazione dell’associazione è davvero da ammirare: anziani, ragazze madri, istruzione, formazione… non c’è ambito sociale che Jardin de los Niños ONG non accolga, riempiendo Posadas di quello che noi consideriamo normale mentre per gli abitanti del luogo è eccezione…”

“…L’organizzazione dell’associazione è davvero da ammirare: anziani, ragazze madri, istruzione, formazione… non c’è ambito sociale che Jardin de los Niños ONG non accolga, riempiendo Posadas di quello che noi consideriamo normale mentre per gli abitanti del luogo è eccezione…”

“…L’organizzazione dell’associazione è davvero da ammirare: anziani, ragazze madri, istruzione, formazione… non c’è ambito sociale che Jardin de los Niños ONG non accolga, riempiendo Posadas di quello che noi consideriamo normale mentre per gli abitanti del luogo è eccezione…”

Jacopo, Posadas
Dicono di noi 11

“... Ho visto crescere in questi anni la consaevolezza di donne e uimini che si sentono artefici del loro futuro perché "provocati" e sostenuti da persone che hanno avuto l'intuizione e la capacità di costruire sui loro bisogni, sulle loro esperienze e sulle loro capacità.”

“... Ho visto crescere in questi anni la consaevolezza di donne e uimini che si sentono artefici del loro futuro perché "provocati" e sostenuti da persone che hanno avuto l'intuizione e la capacità di costruire sui loro bisogni, sulle loro esperienze e sulle loro capacità.”

“... Ho visto crescere in questi anni la consaevolezza di donne e uimini che si sentono artefici del loro futuro perché "provocati" e sostenuti da persone che hanno avuto l'intuizione e la capacità di costruire sui loro bisogni, sulle loro esperienze e sulle loro capacità.”

Mariateresa
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