Nora Lopez, detenuta n° 84

di Nicola Viceconti

Il romanzo segue Livia, una ragazza italiana, che vola a Buenos Aires alla ricerca della verità sulla madre, Nora Lopez, ora in carcere in Italia per l’omicidio del compagno, Ricardo Giorgetti. A Buenos Aires, Livia ingaggia l’aiuto di Luis Pontini, un agente immobiliare rispettato dalla sua comunità. Aiuto dato in realtà sotto ricatto, perché Livia ha informazioni su Luis che, se rilasciate, gli rovineranno la vita che si è meticolosamente costruito. Livia parte con la sua ricerca in Italia da poche fotografie trovate nella stanza della madre. Quelle foto però sembrano bastare a garantirle l’aiuto di Luis. La missione di Livia diventa quindi scoprire cosa ha spinto sua madre a commettere l’omicidio, come è connesso in tutto ciò il signor Pontini e quale relazione lega i tre: Nora, Ricardo e Luis.
Il punto di vista da cui è raccontata la storia sorprendentemente non è di Livia, ma di Luis, che si ritrova a dover rivivere un passato da cui era scappato in fretta e furia. Questo permette al lettore un viaggio nella sua mente che, dall’arrivo di Livia, deve combattere per mantenere i segreti dietro i quali si è nascosto per tutti quegli anni.
Una storia che porta il lettore a scoprire la verità passo dopo passo con Livia, senza far mancare spunti per una riflessione profonda. Il giallo si rivela essere un caso molto più ampio di quanto anticipato dalla stessa Livia perché va a toccare in modo diretto una delle faccende più devastanti della storia argentina: quella dei desaparecidos. Nel cercare la verità, infatti, Livia riporta alla luce un passato che per molti è stato accantonato, dimenticato, per il quale non è mai stata fatta vera giustizia, ma che continua a provocare dolore a migliaia di madri e nonne.
Questo romanzo non narra una storia di redenzione. Ciò che emerge durante la lettura è un’analisi dell’orgoglio rimasto a chi fu dalla parte sbagliata della storia. Per i responsabili della carneficina che fu la dittatura argentina non esiste possibilità di assoluzione, anche dopo tutti quegli anni e anche se si sentono ormai irraggiungibili dalle conseguenze delle loro azioni.

Caterina Favaro

Nora Lopez, detenuta n° 84 di Nicola Viceconti