Un anno di attività in ambito sociale al fianco dei più vulnerabili

I progetti e le strutture attive nei quartieri periferici di Posadas in ambito educativo, assistenziale e sociale continuano a consentire l’educazione di centinaia di bambini (500 nei soli asili), l’accoglienza e l’accompagnamento di mamme in difficoltà o in fuga con i propri piccolini e in generale il sostegno delle fasce più vulnerabili della popolazione. Ilaria Cappellari, responsabile dell’area sociale di Jardin Argentina, racconta le principali novità del 2015.

 

L’anno 2015 per l’Area Sociale operante nel quartiere San Jorge ha rappresentato 12 mesi di tenace lavoro, finalizzato a migliorare le condizioni di vita delle famiglie più povere e a facilitare il reale godimento dei diritti umani di base.

Dal punto di vista del miglioramento dell’habitat quest’anno si è riusciti a migliorare 35 situazioni abitative dell’area-baraccopoli ancora esistente a San Jorge, che presentavano caratteristiche di totale precarietà, tali da mettere a rischio le condizioni di vita delle famiglie – la maggior parte monoparentali, il cui capofamiglia è la donna. Abbiamo toccato con mano l’emergenza, la paura di dormire sotto un tetto insicuro, la precarietà di un tetto bucato, l’apparizione continua di complicazioni respiratorie dei più piccoli e degli anziani, l’insalubrità delle latrine, o addirittura in alcuni casi la mancanza delle stesse.

Grazie all’aiuto di molte persone che hanno contribuito al progetto “emergenza abitativa” siamo riusciti a costruire 25 bagni, sostituendo le vecchie latrine con un bagno dignitoso provvisto di wc, lavandino, doccia, pozzo e camera settica; rispetto alle abitazioni, sono state svolte 30 riparazioni, che includono: sostituzione delle lamiere di cartone con lamiere di zinco, sostituzione delle pareti di legno vecchie con delle nuove e realizzazione del pavimento per le case il cui pavimento era di terra.  Oltre all’aspetto abitativo, l’equipe sociale si è dedicata ad un’azione integrale articolata con le istituzioni pubbliche, aiutando le famiglie in questioni di gestione di documenti di identità, pensioni, scolarità dei bambini, salute e formazione professionale.

Inoltre, anche la costruzione di case in muratura sta proseguendo e altre 25 famiglie sono state spostate dalla zona-baraccopoli al terreno in cui in un prossimo futuro verrà costruito un nuovo quartiere limitrofo al quartiere San Jorge.

Il Centro Sociale e Comunitario è fulcro di una gamma di attività sempre più ampia: da 6 anni dall’inaugurazione possiamo affermare che è diventato un luogo di produzione e costruzione di relazioni sociali democratiche. Numerose sono le attività svolte:  ogni giorno è attivo un servizio medico e farmaceutico gratuito rivolto a tutta la popolazione del quartiere San Jorge e zone limitrofe, un servizio di doposcuola e laboratori manuali per i bambini e tre volte la settimana è attivo un consultorio psicologico gratuito. Oltre ad essere scelto dai vicini come spazio per eventi e feste famigliari, è anche luogo di svolgimento di corsi di formazione professionale per adulti e adolescenti, di incontro di gruppi di diversa origine, religiosi, ricreativi-sportivi, e di referenti istituzionali. Si svolgono riunioni comunitarie di sensibilizzazione su temi che generalmente puntano alla conoscenza e sensibilizzazione dei diritti delle persone e delle principali problematiche sociali; infine da più di un anno si lavora alla creazione di una biblioteca popolare, che al giorno d’oggi conta con più di 400 volumi di diverso genere.

Inclusione, contenzione e solidarietà senza dubbio sono i principi fondanti che caratterizzano il lavoro giornaliero delle nostre preziose risorse umane.

Anche nel 2015 le promotrici del Programma Progen (contro la violenza sulle donne)  hanno svolto numerose attività comunitarie di sensibilizzazione sui diritti delle donne e dei bambini, come riunioni periodiche integrate da rappresentazioni teatrali rivolte a donne e realizzate presso i centri educativi, di salute, case private dei quartieri periferici e le svariate manifestazioni pubbliche a cui le promotrici hanno partecipato. Importante è ricordare la partecipazione alla mobilitazione nazionale chiamata  #NiUnaMenos  (in italiano Non una di Meno) che lo scorso 3 giugno ha convocato sulle strade di tutte le città dell’Argentina centinaia di migliaia di donne allo scopo di dire basta ai femminicidi e di richiedere al governo la completa applicazione delle leggi già esistenti al riguardo.

Infine grazie a convenzioni specifiche con l’Università privata di Posadas “Cuenca del Plata” durante gli ultimi mesi dell’anno si è riusciti ad implementare nuovi servizi professionali di qualità e gratuiti, rivolti a tutta la popolazione del quartiere San Jorge, quali un consultorio di servizi nutrizionali, un consultorio giuridico e uno commerciale.

Finalmente certi servizi che per la maggior parte delle persone erano considerati inaccessibili e distanti dalla realtà di San Jorge, diventano di carattere collettivo e pubblico.  Diritti prima dichiarati in convenzioni internazionali ma lontani dalla quotidianità del quartiere, che sono ora divenuti esercitabili.

Ilaria Cappellari, responsabile Area Sociale di Jardin Argentina