Luglio 2025

Per superare gli ostacoli del presente…

Jardin de los Niños opera in Rwanda al fianco di Caritas Ruhengeri dal 1996, inizialmente attraverso il sostegno occasionale ad alcuni progetti sanitari ed emergenziali, dal 2006 invece in maniera regolare e continuativa.

Mentre gli attuali progetti sono di stampo prevalentemente agricolo, alimentare, educativo (legato allo studio e all’istruzione) e formativo (per l’avvio al lavoro), i primi progetti erano legati soprattutto alle emergenze sanitarie sorte in seguito al genocidio del 1994.
Amnesty International stima che durante i mesi del genocidio (da aprile a luglio) siano stati perpetrati tra 250.000 e 500.000 stupri generando un dilagare delle malattie sessualmente trasmissibili come Hiv e Aids. Queste malattie, che hanno visto affliggere le donne e i loro figli, non hanno fatto altro che aumentare la denutrizione, la povertà e lo stigma sociale: una persona ammalata incuteva paura, non era bene accolta e veniva abbandonata dalla famiglia e dalla società…

Ecco quindi che uno dei primi e principali progetti che ha visto Jardin de los Niños sostenere Caritas Ruhengeri è stato proprio quello di assistenza alle persone malate attraverso la fornitura di medicine, i programmi alimentari e la costruzione di un Hospice per dare dignità a quanti si trovavano nella fase terminale della malattia affinché potessero morire dignitosamente su un letto e non da sole per strada.

hospice rwanda
hospice rwanda

Caritas Ruhengeri continua ad offrire ancora questo servizio fondamentale. Le medicine per il trattamento dell’Hiv e dell’Aids hanno portato i loro frutti: chi è malato, grazie alla cura, è comunque in grado di prendersi cura di sé. L’Hospice ha quindi aperto le sue porte anche ad altri tipi di malattie come, ad esempio, i tumori che difficilmente vengono curati in maniera appropriata in Rwanda soprattutto se sei povero…

Jardin de los Niños non ha mai dipeso direttamente dagli aiuti forniti dal programma Usaid degli Stati Uniti. Ma il suo brusco e notevole ridimensionamento si ripercuote sul lavoro di Caritas Ruhengeri e, di conseguenza, a cascata, anche su altri progetti promossi dal nostro lavorare insieme.

La scarsità di farmaci antiretrovirali ha pesanti conseguenze sulla salute delle persone ammalate: già di per sé povere, se stanno male non riescono a lavorare e non riescono a portare a casa né soldi né cibo. Aumenta così la richiesta di aiuti alimentari e sanitari.

Il programma Usaid finanziava il lavoro di molti operatori locali che ora sono disoccupati. La disoccupazione porta ad una minore circolazione della microeconomia locale penalizzando tutte quelle persone che si sono costruite una piccola attività lavorativa (artigianale o agricola) ma anche di manodopera (ad es. lavori domestici nelle case o lavori di agricoltura negli orti di terzi)…

I tagli del programma Usaid hanno anche bloccato il lavoro di molti funzionari o cooperanti che alloggiavano in alberghi o strutture locali: la loro drastica diminuzione ha comportato una minore richiesta, tra le altre cose, dei formaggi del nostro caseificio La Lumiere lasciando forme di formaggio invendute, la minore richiesta di lavoro, il minore acquisto di latte dalle nostre allevatrici… Le strutture ricettive hanno sempre rappresentato il maggior acquirente dei prodotti de La Lumiere.

caseificio rwanda
caseificio rwanda

In questo scenario non particolarmente favorevole, i progetti agricoli sono al momento quelli che garantiscono almeno cibo immediato per l’autosostentamento delle famiglie. La circolarità dell’aiuto umanitario trasforma l’apporto iniziale in un investimento a lungo termine per affrontare anche le eventuali crisi.

Infatti, tra gli obiettivi dei nostri progetti agricoli, Semi di speranza prima, Semi di futuro ora, oltre alla vendita di quanto coltivato, c’è prima di tutto la produzione di beni alimentari di prima necessità fatta attraverso metodologie naturali e rispettose dell’ambiente: patate, cereali come mais e sorgo, legumi come fagioli, ma anche verdure e frutta… dal raccolto della terra arriva un aiuto fondamentale per far fronte alle penurie derivate dai tagli nella cooperazione internazionale.

agricoltura rwanda
agricoltura rwanda

Semi di Speranza ha dato questa possibilità a circa 330 famiglie. Da queste famiglie i risultati si sono poi riversati sulle comunità in cui queste vivono: la solidarietà ricevuta si è trasformata in solidarietà donata e molte donne beneficiarie dirette del progetto hanno a loro volta donato sementi e animali da cortile a quelle donne che invece non erano riuscite ad entrare nel progetto ma che ne avrebbero avuto bisogno.

Con Semi di Futuro (progetto finanziato dai fondi dell’Otto Per Mille a Diretta Gestione Statale) ci proponiamo lo stesso obiettivo: garantire cibo e sicurezza alimentare, nonostante gli ostacoli e le difficoltà. Certo, non risolveremo tutte le problematiche attuali causate dai tagli al programma Usaid ma possiamo mitigarne gli effetti… insieme!

Aiutaci a sostenere i progetti agricoli in Rwanda a favore
delle donne e dei loro figli per permettere loro di avere cibo e futuro!

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a favore dei nostri
PROGETTI AGRICOLI IN RWANDA