ADOZIONI DI SOLIDARIETÀ IN RWANDA

In Rwanda per i diritti delle persone, dei bambini e della loro comunità

IL CONTESTO:

Il Rwanda è uno dei paesi più poveri al mondo: 2 persone su 5 sono costrette a vivere con meno di un dollaro al giorno, 1 bambino su 2 è malnutrito.
Per chi non coltiva la terra, la possibilità di accesso al cibo è legata alla vicinanza a un mercato, al livello di reddito familiare e all’andamento dei prezzi, che per i beni alimentari è più che raddoppiato negli ultimi anni. Le famiglie più vulnerabili sono quelle capeggiate da donne sole, vedove o abbandonate, con numerosi
bambini a carico: per questo, è normale consumare un solo pasto al giorno, con una dieta spesso non variata e non sufficiente nella quantità.

IERI:

A causa prima della guerra e del genocidio, poi della povertà e del flagello dell’AIDS, centinaia di bambini si trovano soli, spesso malati e con la responsabilità di badare ai fratelli più piccoli. La Caritas Diocesana di Ruhengeri ha da sempre rivolto in via principale le proprie attività verso questa fascia di popolazione particolarmente debole e inerme, costituendo già a partire dal 1990 delle Case Famiglia, ospitanti bambini da 0 a 15 anni e appoggiate dal 2010 anche da Jardin de los Niños. Tuttavia, per volere politico, a fine 2016 tutte le case famiglia e orfanotrofi del paese hanno dovuto chiudere. È sorta quindi l’urgenza di trovare delle famiglie locali disponibili -nonostante le condizioni umili- a accogliere, prima in affido e poi con una adozione, questi orfani.

OGGI:

Anche in Rwanda l’approccio adottato è di tipo partecipativo e integrale, attraverso interventi volti a favorire l’accesso all’educazione e alla formazione professionale, funzionali alla crescita della persona e interventi di stimolo al lavoro, valore e motore di sviluppo. 

 Cosa puoi fare con una Adozione di Solidarietà:

  • garantire l’accesso all’istruzione e alla formazione a giovanissimi e giovani studenti di Ruhengeri
  • garantire lo sviluppo agricolo, alimentare e l’autosostentamento delle comunità locali
  • contribuire a programmi di educazione sanitaria e sensibilizzazione sulla trasmissione dell’HIV
  • permettere a un bambino di sottoporsi a esami medici completi e al trattamento anti parassitosi
  • rendi possibile l’accesso all’assicurazione sanitaria obbligatoria necessaria per accedere alle cure mediche
  • dare opportunità di lavoro grazie a un programma di micro-credito che coinvolge circa 600 persone all’anno
  • molto altro ancora

Adottare a distanza un bambino consente di fargli vivere un’infanzia migliore, ma adottare una intera comunità significa investire sullo sviluppo e sull’autopromozione economica e sociale di un territorio a beneficio di chi oggi è bambino, ma domani sarà adulto e a sua volta genitore.

Impegnati anche tu con un’adozione di solidarietà, permetti alla comunità di San Jorge di continuare a migliorare, costruendo con le proprie forze la strada per emanciparsi dalla povertà.